Il restauro degli antichi Organi
Nel 2000, in una città che vantava una tradizione di arte organaria ed un numero incredibile di organi a canne in rapporto al territorio, l’unico organo funzionante era l’ottocentesco Paoli del Monastero delle Clarisse. Scomparsi nei decenni precedenti gli organi delle chiese dei Servi di Maria, degli Agostiniani, dei Francescani conventuali, gli organi sopravvissuti all’incuria ed all’abbandono erano tutti meritevoli di essere restaurati e restituiti all’ascolto. Questo è l’obiettivo che l’Associazione Organi Storici ha perseguito nell’arco temporale fra il 2001 e il 2015.
I restauri
Il primo progetto portato felicemente a termine nel 2004 è stato l’organo settecentesco della chiesa di San Filippo Neri. Oggi gli organi funzionanti nel territorio cortonese sono: l’organo Luca di Bernardino (1547) della chiesa di San Domenico, l’organo Cesare e Agostino Romani (1613) della chiesa di Santa Maria Nuova, l’organo Antonio Felice Parlicini (1719) della chiesa di San Filippo Neri, l’organo Giovanni Zanetti (1780) della chiesa di San Biagio all’Ossaia, l’organo di Giacobbe e Serafino Paoli (1832) del monastero delle Clarisse, l’organo Giosué Agati e figli (1833) del monastero cistercense della S.S.Trinità , l’organo Antonio Ducci (1839) del Duomo, l’organo Serafino Paoli (?) della chiesa di San Girolamo (Istituto di Santa Caterina), l’organo Giovanni Banci (1868) della chiesa di San Cristoforo.
Elenco degli organi restaurati e scheda tecnica
L’attività principale di cui l’Associazione si occupa è il restauro e la conservazione di antichi organi cortonesi, datati tra il XV e il XIX secolo. Di seguito è riportato un elenco di tutti gli organi restaurati dall’Associazione in circa 20 anni di attività, dalla sua costituzione. Tali strumenti, ora di nuovo funzionanti, testimoniano l’importanza storica di Cortona quale centro privilegiato della committenza artistica e della costruzione di organi. Una dettagliata scheda tecnica riassume sinteticamente le caratteristiche e la storia di ogni organo oggetto di restauro.
1. Organo della Cattedrale in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* da Giovanni di Antonio detto Piffero (Siena, 1481-1526) nel 1517. Ricostruito** da Antonio Ducci (Firenze……….) nel 1839.
INTERVENTI: Interventi documentati e precedenti la ricostruzione Ducci:
- Giovanni Battista Ramai (Siena, 1761-1844) nel 1790 e 1793;
- Giuseppe de Rittenfels nel 1802 e nel 1806;
- Francesco Pellegrini nel 1811, 1814 e 1818;
- Giacobbe Paoli nel 1820, 1821 e 1827;
- Giacinto Guarda nel 1825;
- Serafino Paoli nel 1828 e 1838.
- Giovanni Banci (Castiglion Fiorentino, 1803-1874) nel 1848;
- restaurato da Dell’Orto & Lanzini nel 2008.
- Prospetto di 33 canne di stagno, tutte appartenenti al Principale dal Sol1 e disposte in una sola campata a tre cuspidi (11/11/11).
- Tastiera: 62 tasti Do1–Fa5, contr’ottava scavezza, riportata con il restauro all’originale estensione.
- Pedaliera: a leggio (ricostruita), Do1–Mi2, 12 note reali, prima ottava scavezza.
- Somiere maggiore: del tipo a vento, con 23 pettini, costruito in noce e armato in ottone. Due somieri minori per le canne di basseria. Ai lati del somiere principale due piccoli somieri ospitano le prime quattro canne di legno del principale e della tromba in tessitura di 16’.
- Registri comandati da manette ad incastro poste su due colonne a destra della tastiera.
- Disposizione fonica:
- a destra della tastiera (Colonna destra Colonna sinistra):
- PRINCIPALE I BASSI CAMPANELLI,
- PRINCIPALE I SOPRANI FAGOTTO BASSI,
- OTTAVA I BASSI TROMBA,
- OTTAVA I SOPRANI CLARONE BASSI,
- OTTAVA CORNO INGLESE,
- DUODECIMA CORNI DOLCI,
- QUINTA DECIMA FLAUTO 8 BASSI,
- DECIMA NONA FLAUTO 8 SOPRANI,
- DUE DI RIPIENO CORNETTO,
- DUE DI RIPIENO OTTAVINO SOPRANI,
- DUE DI RIPIENO FLAUTO IN VIII BASSI,
- DECIMAQUINTA *** FLAUTO IN VIII SOPRANI,
- CONTRABBASSI CON OTTAVE VIOLA BASSI;
- a sinistra della tastiera:
- PRINCIPALE 16’ BASSI.
- Mantici: 1 a lanterna con soffieria.
Pressione del vento…………
- Corista.
- Temperamento.
BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Donati-R. Giorgetti, L’organo della Cattedrale di Arezzo, Calosci ed., 1990, p. 129;
- R. Giorgetti, Nuovi documenti sulla costruzione e la manutenzione degli organi a Cortona dal 1544 al 1848, in «Informazione Organistica», XIX (2007), pp. 267-276;
- M.E. Giornelli, La cappella musicale del Duomo di Cortona dalle origini al 1790, Tesi di Laurea Un. di Perugia, a.a. 1976-77, depositata nella Biblioteca C. di Cortona;
- F. Pucci, Monografia dell’organo e cronologia biografica dei più celebri fabbricanti Toscani, Firenze: Tipografia Ricci, 1880;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
* La paternità dello strumento è attestata dal contratto di allogagione (ACC) stipulato dal notaio cortonese Nicolò di Giovanni Baldelli nel 1517; committenti il Vescovo di Cortona Giovanni Sernini ed il Canonico della cattedrale Agnolo di Francesco Vagnucci. Maestro Giovanni di maestro Antonio da Siena si impegnava a fare, componere et lavorare l’organo già deto…con pacto che le canne principali debono essere tute di stagno…che el ripieno de l’organo predeto tuto de piombo con sette registri ne l’organo predeto: principale, ottava, quintadecima, decimanona, vigesimaseconda, vigesimasesta et vigesimanona et con li fiuti...
** La ricostruzione di Antonio Ducci è documentata da un cartiglio a stampa (con integrazioni manoscritte) sul fondo della secreta del somiere maestro: N° 45 / Antonio Ducci / costruì in Firenze / 1840. Presso l’Archivio Comunale di Cortona è conservato un verbale della seduta del Consiglio del 28 settembre 1843, nel corso della quale si da lettura di una lettera inviata alle Opere riunite del Duomo con la quale si invita a ricevere in consegna l’organo della Cattedrale stato quasi del tutto ricostruito da Antonio Ducci.
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La costruzione della chiesa di stile rinascimentale ebbe inizio nel 1481 e termine nel 1507; l’elevazione a Cattedrale ebbe luogo nel 1508. L’attribuzione a Giuliano da Sangallo e alla scuola del Brunelleschi è tuttora da provare. Il campanile e la galleria esterna risalgono al XVI secolo. All’interno opere di P. Berrettini, L. Berrettini, G. Vasari, F. Signorelli, L. Signorelli, C. Allori , R. Vanni, A. Sellari e G. Severini.
LEGGI LA RELAZIONE DI RESTAURO
2. Organo della Chiesa di San Domenico in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* nel 1547 da Luca di Bernardino Boni da Cortona (?-1551) con la collaborazione del nipote Agostino di Baccio (?-1571).
INTERVENTI:
Modificato nel 1760 da Francesco Fedeli che ricostruì il somiere e le trasmissioni, e aggiunse il registro di voce umana. Interventi documentati:
- Luzio Romani (1597);
- Francesco Fedeli (1778);
- Francesco Pellegrini(1811);
- Giacobbe Paoli (1821-1826-1831);
- Giovanni Settembrini (1899);
- restaurato da Marco Fratti nel 2007.
- Registri:
- Principale,
- Ottava,
- Quintadecima,
- Decimanona,
- Vigesimaseconda,
- Vigesimasesta,
- Voce Umana,
- Flauto in Duodecima
- (Bassotti di 8 piedi al pedale, inseribili mediante pomello; Ritornelli del Ripieno sul Mib e Sib).
- Tastiera di 45 tasti (Do1 Do5) con prima ottava corta.
- Pedaliera 9 pedali (Do1-Do5), sempre unita alla tastiera.
- Somiere a tirodi 7 stecche e 45 canali.
- Tre mantici a cuneo alimentati da elettroventilatore insonorizzato e dotati di stanghe per il caricamento manuale.
Pressione del vento: 50 mm di colonna d’acqua.
- Diapason: 432 Hz a 20°.
- Temperamento Mesotonico.
BIBLIOGRAFIA:
- D.B. Frescucci, Arte organaria nei secoli XV-XVI-XVI. La scuola cortonese, II ed., Cortona: Calosci ed., 1983;
- Arte nell’aretino, la tutela e il restauro degli organi storici, Firenze: EDAM ed., 1980;
- R. Giorgetti, Nuovi elementi sugli organi cortonesi, in «Rivista Informazione organistica», 2007;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011;
- F. Tasini, Le preziose armonie del tesoretto di Cortona, in «Riv. Arte Organistica Organaria», n. °64, 2007.
* La paternità dello strumento è attestata: dal contratto di allogagione (1544) conservato nell’Archivio di Stato di Firenze, Notarile Antecosimiano, n. 13677, Rogiti di Antonio Maria Melli di Cortona (1544-1545); da una protestatio di Matteo Tommasi del 1547 (v. le immagini), conservata nell’Archivio Diocesano di Cortona. Quest’ultimo documento, redatto quasi 500 anni fa, comprova che lo strumento fu costruito da Luca di Bernardino del Cianciulla da Cortona.
La collaborazione di Agostino di Baccio si evince dal documento attestante la fine dei lavori di costruzione dell’organo ed i crediti degli organari. Archivio di Stato di Firenze, Notarile antecosimiano, n. 13678. Rogiti di A.M. Melli di Cortona (1547).
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La costruzione della chiesa gotico-monastica di San Domenico fu ultimata nel 1438 su committenza dei domenicani cortonesi. L’interno, gravemente danneggiato per il crollo del soffitto, fu restaurato nel 1596; a questa data risalgono i grandi altari laterali, il pavimento e la scialbatura degli affreschi. Molte delle opere un tempo conservate all’interno sono al Museo Diocesano; restano oggi il polittico di Lorenzo di Niccolò (1402), opere di L. Signorelli, di Palma il Giovane, di A. Commodi, del Passinano, oltre a frammenti di affreschi del Marcillat e di Bartolomeo della Gatta.
LEGGI LA RELAZIONE DI RESTAURO LEGGI L’ORGANO DELLA CHIESA DEI DOMENICANI IN CORTONA, di G.C. Ristori
LEGGI L’AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE AL RESTAURO DELL’ORGANO
3. Organo della Chiesa di Santa Maria Nuova in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* nel 1613 da Cesare Romani (Cortona, 1544–1616) con la collaborazione del figlio Agostino (Cortona, 1581–1618). La cassa e la cantoria (1615) sono opera del cortonese Mariotto Radi, le dorature (1654) del tifernate Domenico Sellari..
INTERVENTI:
Interventi documentati:
- Lucullo Romani di Cortona (1645);
- Antonio Gienni di Genova (1661);
- Giuseppe Polezini (1666);
- Bartolomeo Sellari (1669);
- Carlo Ridolfi di Firenze (1677, 1687, 1700);
- Giovanni Battista Guidetti di Prato (1683);
- Giovanni Battista Caletti (1714);
- Santi Pazzagli (1734);
- Carlo Zanetti (1760);
- Francesco Fedeli di Perugia (1780);
- Giovanni Battista Benedetti (1782);
- Giuseppe de Rittenfels (1802);
- Giacobbe Paoli di Campi Bisenzio (1821, 1827);
- Serafino Paoli di Campi Bisenzio (1837, 1839);
- Arnaud (1840);
- la cassa e la cantoria sono stati restaurati nel 2005 dal “Centro Restauri” di G. Piacenti (Prato);
- l’organo è stato restaurato nel 2008 da Francesco Zanin di Codroipo.
- Prospetto di 29 canne da Do1 suddivise in 5 campate alla maniera toscana (7/5/5/5/7) e disposte in altrettante cuspidi.
- Tastiera di 46 note (Do1–Re5), prima ottava corta e senza Do#5. Il Re5 si aziona con il capotasto destro.
- Pedaliera: a leggio di 8 note (Do1–Si1), prima ottava corta, sempre unita alla tastiera.
- Somiere a vento, tipo S. Martino a Siena di 7 pettini; somiere di basseria posto sul fondo.
- Registri comandati da manette di legno a movimento verticale e fissabili ad incastro, alla destra della tastiera.
- Composizione fonica dopo il restauro:
- Principale (8’),
- Raddoppio del Principale (dal Sol#2),
- Ottava,
- Decima Quinta,
- Decima Nona,
- Vigesima Seconda e Sesta,
- Flauto in VIII (le prime tre canne sono in comune con l’Ottava),
- Tappato (8’) al pedale.
- 2 mantici a cuneo settecenteschi collocati sul basamento della cassa, pesi non originali.
Pressione del vento 46 mm di colonna d’acqua.
- Corista di 442 Hz per il La3 del Principale 8’a 20°.
- Temperamento del tipo Mesotonico.
BIBLIOGRAFIA:
- R. Giorgetti, Documenti inediti sull’organo di Cesare Romani in Santa Maria Nuova in Cortona: 1613-1847, in «Informazione Organistica», Nuova serie, Anno XVI-n° 1;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
* La paternità dello strumento è attestata da un documento conservato nell’Archivio Storico Comunale di Cortona (ASCC, G45,39): «M.° Cesare di M.° d’Agost(i)no Romani et Agostino suo f(i)gl(i)olo devono haver(e) adi 30 di giugno 1613 scudi centoventi de l(ire) 7 per s(cudo) tanti son(n)o che dalli Mag(nifici) S(ignori) Soprastanti della chiesa deS.ta M(ari)a Nova sotto el di 12 d’agosto 1612 gli fu dato a fare un organo p(er) la chiesa di valuta di s(cudi) centottanta della q(ua)le val(ut)a li spradetti m.° cesare et Agostino si contentorno farne elemosina di scudi sissa(n)ta siccome del tutto ne aparisce una scritta sottoscritta dalli detti Mag(nifici) S(ignori) soprastanti co(n) Cesare et Agost(in)o sopradetti, L.840».
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
Ubicata fuori le mura, la Chiesa di Santa Maria Nuova si trova sull’antica via che da Porta Colonia conduce all’Eremo francescano delle Celle. La chiesa, i cui lavori iniziarono nel 1550, fu completata nel 1610. Al progetto ed alla direzione lavori presero parte il cortonese Battista di Cristofanello Sensi e Giorgio Vasari. La chiesa è l’unica in Cortona a croce greca. All’interno sono conservate opere pregevoli di A. Allori, di J. Chimenti detto l’Empoli, di A. Zabarelli e di B. Ciarpi.
4. Organo della Chiesa di San Filippo Neri in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* nel 1719 da Antonio Felice Parlicini (Firenze, 1668–1742).
INTERVENTI:
Modificato nel 1784 da Giuseppe de Rittenfels con l’aggiunta del Cornetto a tre file, del Raddoppio del Principale nei Soprani e di 8 Contrabbassi di 16’ (tappati). Interventi documentati:
- Raffaello Paoli (1906);
- restaurato da Riccardo Lorenzini nel 2004.
- Prospetto di 29 canne di stagno del Principale I, diviso in due ordini e cinque campate a cuspide (5+7+5+7+5); le intermedie sormontate da “organetti morti” (7+7). Canna maggiore: Fa1. Tastiera di 45 tasti (Do1–Do5), prima ottava corta.
- Pedaliera di 8 tasti (Do1–Do2, prima ottava corta) sempre unita alla tastiera e dotata di Contrabbassi di 16’ (tappati) sempre inseriti.
- Somiere a vento, in noce, di 7 stecche e 45 canali; crivello di gattice (bocche delle canne al di sotto). Somiere dei Contrabbassi di castagno.
- Registri comandati da 7 leve di ferro con impugnatura a foggia di “chiodo”, a scorrimento verticale entro feritoie dotate di tacca d’arresto, a destra della tastiera.
- Composizione fonica (Registri sul Somiere maestro, in ordine a partire dalla facciata):
- Principale I (Do1–Mi1 di castagno ed aperte; Fa1–Si3 di stagno in mostra; Do4–Do5 di Piombo interne),
- Ottava,
- Flauto in VIII (canne Do1–Fa1 condivise con l’ottava),
- XV,
- XIX & XXII,
- Cornetto Soprano III (Re3–Do5; 2.2/3+2’+1.3/5),
- Principale II (Do1–Fa1 di castagno, di cui Do1–Mi1 tappate e Fa1 aperta; le restanti di Piombo),
- Contrabbassi 16’ al pedale (sempre inseriti).
Pressione del vento 58 mm di colonna d’acqua.
- Corista di 435 Hz a 20°C.
- Temperamento Mesotonico ad un quarto di comma.
BIBLIOGRAFIA:
- L’Organo Parlicini della Chiesa di San Filippo Neri in Cortona, Milano: Tipografia Zetagraf, 2004;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
* La paternità dello strumento è attestata da un documento del 1 maggio 1720, con il quale il notaio cortonese P.F. Serducci certifica il pagamento delle spettanze per l’organo dei Padri Filippini all’organaro fiorentino Antonio Felice Parlicini (Archivio Diocesano di Cortona); una citazione nel I tomo delle Memorie, Deliberazioni e Altro della congregazione dei Padri Filippini in Cortona dall’anno 1666 all’anno 1746 (Archivio della Parrocchia di San Filippo Neri in Cortona).
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La Chiesa di San Filippo Neri è una chiesa del tutto particolare: non ha facciata, non ha abside ed è inglobata fra le case che si affacciano su Via Roma e Via Ghibellina. Fu costruita dagli Oratoriani di San Filippo Neri, su progetto dell’architetto cortonese Antonio Jannelli, e consacrata nel 1728. Al suo interno, a croce latina, sono conservate importanti tele di G.B. Piazzetta, di C. Sagrestani e della scuola di G. Reni.
LEGGI LA RELAZIONE DI RESTAURO LEGGI L’ORGANO DELLA CHIESA DEI PADRI ORATORIANI IN CORTONA, di S. Biagianti
5. Organo del Monastero delle Clarisse in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* nel 1832 da Giacobbe Paoli di Campi Bisenzio, con la collaborazione del figlio Serafino.
INTERVENTI:
Restaurato nel 1979 da Carlo Alberto Livi, Riccardo Lorenzini, Massimo Nigi, Lucinda Stamer, sotto la direzione di Pier Paolo Donati.
CARATTERISTICHE:
- Facciata: cuspide centrale con ali laterali discendenti al centro (9-7-9), bocche non allineate, labbro superiore a mitria.
- Tastiera di 43 tasti; Stichmass (Do2-Si4) 493.
- Pedaliera a leggio; numero dei tasti 8+1.
- Somiere a tiro.
- Disposizione fonica:
- Principale (8’),
- Ottava,
- Decima Quinta,
- Decima Nona,
- Vigesima Seconda,
- Cornetto (XII),
- Cornettino (XVII),
- Voce Umana.
Pressione del vento di 45 mm di colonna d’acqua sulla scorta di altri organi degli stessi autori. I pesi originali sono andati perduti.
- Temperamento del ‘tono medio’.
- Corista prossimo a quello attuale.
BIBLIOGRAFIA:
- Arte nell’aretino. La tutela e il restauro degli organi storici. Organi restaurati dal XVI al XIX secolo, Firenze: EDAM ed., 1979;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
* La paternità dello strumento è attestata da un cartellino a stampa nell’antella posteriore della secreta.
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La Chiesa del Monastero di Santa Chiara si trova all’interno dell’ambiente monastico progettato da G. Vasari e ultimato nel 1578. La chiesa è divisa in due parti: la prima termina con l’altare maggiore e la seconda è costituita da un ampio coro monastico. All’interno una Deposizione, opera giovanile di P. Berrettini e tele di L. Berrettini e A. Commodi.
LEGGI LA RELAZIONE DI RESTAURO
6. Organo della Chiesa della SS. Trinità in Cortona
Posto a pavimento, in cornu Evangelii, in cassa tinta di verde chiaro, con grandi orecchioni ai lati del prospetto di color ocra.
ATTRIBUZIONE: Costruito nel 1833 da Giosuè Agati e figli in Pistoia, come si evince dall’iscrizione posta sul listello frontale della tastiera e da un altro cartellino (scritto in latino) a stampa sul listello in coda ai tasti. Tutte le caratteristiche costruttive rispondono ai criteri della bottega degli Agati.
INTERVENTI:
Non c’è traccia di interventi successivi alla costruzione, né di aggiunte. Restaurato da Dell’Orto & Lanzini nel 2005.
CARATTERISTICHE:
- Facciata di 17 canne disposte a cuspide con ali laterali. Canna maggiore Fa2 del Principale.
- Tastiera di 50 tasti Do1-Fa5. Prima ottava corta in sesta. I primi otto tasti sono costantemente collegati a quelli dell’ottava successiva.
- Pedaliera in sesta a leggio di otto tasti Do1-Si1+2 tasti per gli accessori, Usignoli e Timpano.
- Registri: 10 comandi costituiti da tiranti in noce, disposti in una sola colonna a destra della tastiera.
- Disposizione fonica:
- PRINCIPALE BASSO (8’),
- PRINCIPALE SOPRANO,
- OTTAVA,
- DECIMA QUINTA,
- DECIMA NONA,
- VIGESIMA SECONDA,
- CORNETTO,
- CLARONE BASSO (4’),
- TROMBE SOPRANE,
- FLAUTO IN VIII,
- VOCE ANGELICA.
- Decimaquinta senza ritornelli,
- Decimanona rit. Mib 4,
- Vigesimaseconda rit. Sib 3 e 4,
- Cornetto III file (XII, XV, XVII) senza ritornelli; la XVII termina in Si 4.
- Principale Bassi,
- Principale Soprani,
- Ottava,
- Flauto in VIII,
- Cornetto III,
- XXII,
- XIX,
- XV,
- Voce Angelica Sopr.,
- Clarone Bassi,
- Tromba Soprani.
La pressione del vento, determinata dai pesi originali a tutt’oggi conservati, risulta di 63,5 mm di colonna d’acqua.
- L’organo è stato accordato secondo un temperamento a sesti di comma.
- Corista: A=447,5 alla temperatura di 20°C.
BIBLIOGRAFIA:
- Un organo di peso, in «Arte Organaria Organistica», Ed. Carrara, Anno XIII, Gen-Marzo 2006, n° 58;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
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CENNI STORICI SULLA CHIESA.
Il Monastero cinquecentesco della SS. Trinità fu edificato nel XVI secolo; la chiesa inferiore, consacrata nel 1790, è il completamento all’interno dell’edificio monastico. Sin dalle origini era aperta al pubblico che vi accedeva dalla Via della SS. Trinità. Abbandonata per diversi decenni, è stata recuperata grazie all’intervento dell’Associazione degli Organi Storici di Cortona. Sulle pareti e sugli altari sono collocate pregevoli opere pittoriche fra cui una tela di Tommaso da San Frediano.
LEGGI LA RELAZIONE DI RESTAURO
7. Organo della Chiesa di San Cristoforo in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito* nel 1856 da Giovanni Banci (Castiglion Fiorentino, 1803-1874).
INTERVENTI:
Restaurato nel 1979 da Donatella Degiampietro, Carlo Alberto Livi, Riccardo Lorenzini, Claudia Mastrangelo, Massimo Nigi, Mila Valentini.
Interventi dopo il restauro: collaboratori di R. Lorenzini nel 2002.
CARATTERISTICHE:
- Prospetto di 19 canne in unica cuspide, bocche non allineate.
- Tastiera di 50 tasti (Do1–Fa5), prima ottava corta.
- Pedaliera a leggio: n° tasti 8 (Do1–Si)+1.
- Timpano, combinazione libera alla lombarda.
- Somiere a tiro; crivello in gattice.
- Composizione fonica:
- Principale Bassi,
- Principale Soprani,
- Ottava bassa,
- Ottava soprana,
- Decimaquinta,
- Decimanona,
- Vigesimaseconda,
- Nasardino,
- Ottavino,
- Flauto soprano,
- Eco,
- Claroncino.
Pressione del vento (al Do3 di facciata): 72/70.
- Corista prossimo a quello attuale.
- Temperamento del tono medio.
BIBLIOGRAFIA:
- Arte nell’aretino. La tutela e il restauro degli organi storici. Organi restaurati dal XVI al XIX secolo, Firenze: EDAM ed., 1979;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
* La paternità dello strumento è attestata da un documento manoscritto, conservato nell’Archivio Comunale di Castiglion Fiorentino (474 O-IV-2), del 1868 (Banci vivente).
CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La Chiesa di San Cristoforo è certamente fra le chiese più antiche di Cortona. Un’iscrizione in pietra ricorda l’anno della consacrazione, il 1192. Nel 1575 fu quasi completamente distrutta da un incendio e successivamente ricostruita. L’interno della chiesa medievale era completamente affrescato: dalla distruzione si è salvato l’affresco rappresentante la Crocifissione, l’Annunciazione e l’Ascensione. Frequenti sono stati i restauri nel XIX e XX secolo.
8. Organo della Chiesa dell’Istituto di Santa Caterina in Cortona
ATTRIBUZIONE: Il costruttore di questo strumento, risalente con ogni probabilità alla prima metà del XIX secolo, è a tutt’oggi ignoto. Da molti esperti l’organo viene attribuito, per le sue caratteristiche costruttive, alla bottega dei Paoli di Campi Bisenzio.
INTERVENTI:
Il ripristino della funzionalità è conseguente ad un intervento di ordinaria manutenzione da parte di un team di organari inglesi nel 2002.
CARATTERISTICHE:
- Facciata di 21 canne, cuspide centrale con ali laterali discendenti al centro.
- Tastiera cromatica di 51 tasti (Do1–Re5).
- Pedaliera: 8 pedali (Do1–Si1).
- Composizione fonica:
- Principale,
- Ottava soprana,
- Decimaquinta,
- Decimanona,
- Vigesimaseconda,
- Vigesimasesta,
- Nasardo soprano,
- Cornetto,
- Flauto,
- Clarone,
- Tromba soprana,
- Voce umana,
- Carillon.
BIBLIOGRAFIA:
L’unica menzione dello strumento è contenuta in:
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011;
- A. Tafi, Immagini di Cortona, Cortona: Calosci ed., 1992.
NOTE:
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CENNI STORICI SULLA CHIESA.
La Chiesa del Convento delle Poverelle, interamente all’interno del complesso monastico, fu edificata nel 1426. L’accesso è da Via Maffei ed i locali attigui conservano le caratteristiche costruttive degli ambienti medievali. Di grande suggestione è il coro, situato in alto, e completamente invisibile dalla chiesa. Fra le opere conservate all’interno, un dipinto di S. Conca e un grande dipinto su tela di P. e L. Berrettini.
9. Organo della Chiesa dei Santi Biagio e Cristoforo all’Ossaia in Cortona
ATTRIBUZIONE: Costruito da Giovanni Zannetti tra il 1774 e il 1780.
INTERVENTI: Restaurato da Riccardo Lorenzini (2012).
CARATTERISTICHE:
- Facciata di 25 canne di stagno del Principale (Mi2-Mi4), a cuspide centrale e ali laterali (7+11+7) con bocche allineate e labbri superiori “a scudo”.
- Tastiera “a finestra” di 45 tasti (Do1-Do5, prima ottava corta).
- Pedaliera “a leggìo” di 8 tasti, prima ottava corta, (sempre unita al manuale e senza registri propri) +1 tasto per l’effetto speciale del Tamburo.
- Registri azionabili mediante tiranti a pomello disposti in unica colonna a destra della tastiera, come segue:
- Principale,
- Ottava,
- Decimaquinta,
- Decimanona,
- Vigesimaseconda,
- Flauto a Camino,
- Voce Umana,
- Flauto in 5a.
Ottava: le prime 4 canne sono di legno e le seguenti in piombo, interamente inseribile con registro.
Flauto a Camino in stagno, soprano reale da Si2.
Voce Umana soprana reale da Do3.
Flauto in 5a reale da Sib1.
- Effetti speciali: Tamburo a 2 canne in Re, azionabile con pedale, e Usignolo con manetta a Sn del manuale.
- Somiere maestro, a tiro.
- Mantice a cuneo alimentato da elettroventilatore.
Pressione del vento: 59 mm di colonna d’acqua.
- Corista: 436 Hz a 23°C (=433,4 Hz a 20°C).
- Temperamento circolante con 5 quinte da C-G, G-D, D-A, A-E, H-F#, diminuite di 5 di comma, le altre “pure”.
BIBLIOGRAFIA:
- R. Giorgetti, Un raro organo di Giovanni Zannetti, in «Strumenti e Musica», n° 5 (1993), p. 24;
- G. Giacomelli, Organo della chiesa dei SS. Biagio e Cristoforo a Ossaia (Cortona), Soprintendenza per i B.A.A.A.S. di Arezzo - «Schede di Organi Musicali», 2002;
- G.C. Ristori e F. Tasini, Antichi Organi della città di Cortona (XV-XIX secolo), Camucia di Cortona (AR): Tiphys, 2011.
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CENNI STORICI SULLA CHIESA.
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